Il periodo post-pandemico ha fatto registrare un aumento considerevole delle vendite nel settore retail. Ci si è trovati costretti a non uscire e a limitare al massimo le esperienze di persona. Questo però non ha impedito il flusso legato al commercio digitale. L’incremento dell’uso della tecnologia, anche in questo particolare settore, ha certamente spinto molto su format e strategie (anche più entusiasmanti dal punto di vista esperienziale) che puntano sull’”omni-canalità” e sulle vendite on-line. Nonostante tutto, lo spazio fisico, il rapporto con i materiali e la sensorialità percepita, sono oggi sempre temi centrali per far emozionare il consumatore e sono sempre basilari per il testing dei prodotti che l’esperienza digitale porta solo a desiderarli.
Un modello in crescente ascesa è quello che vede aziende apparentemente differenti tra loro, ma dagli obbiettivi comunicativi comuni che si trovano a condividere, seppur in alcuni casi per limitati periodi di tempo, spazi, concept e strategie di vendita, soprattutto a breve-medio termine. Questo consente loro di testare modelli di business in modo economicamente più sostenibile. Nella sua totalità, l’esperienza diventa quindi un crossover tra virtuale e reale, in bilico tra spazio vendita e set televisivo, schermi super-tecnologici e prodotti fisicamente presenti sempre più caratterizzati da materiali di riciclo.
Questo talk cercherà di porre alla sua base questi temi per analizzare aspetti innovativi ed essere di supporto alle nuove esigenze, scelte e comportamenti di aziende, retailer, buyer e consumatori e di come il ruolo del progettista, può essere di supporto con proposte multisensoriali.
A cura del Poli.Design: Prof. Francesco Scullica – Arch. Fabio Daglio