Realizzate a mano nel laboratorio artigianale di Lucca. Oggetti di illuminazione di alta gamma che coniugano bellezza e rispetto dell’ambiente
Un vecchio artigiano, una bottega destinata alla chiusura, due imprenditori ‘visionari’ conquistati dai prodotti presenti in quell’officina, ancor di più dal materiale adoperato per realizzare oggetti dal fascino incommensurabile: l’ottone.
“Un sogno cullato da tempo era a un passo dal tradursi in opportunità concreta”, spiega Veronica Barsotti, marketing strategist di Le Luci Artigiane, laboratorio artigianale di lampade in ottone realizzate a mano che ha sede a Lucca.
Nicola Giuliani e Paolo Marraccini – soci fondatori – facevano tutt’altro nella vita: il core business della loro attività era rappresentato dalla finitura metalli per i segmenti farmaceutico e nautico. Da sempre orientati a un livello qualitativo di alta gamma, nel 2015 la visita a una bottega cambia radicalmente la loro strada.
“È stato come un colpo di fulmine. Conoscevano bene quella lega composta da rame e zinco, l’adoperavano nei loro processi aziendali, ma quando hanno visto le lampade in ottone sparse sui tavoli di legno hanno percepito subito che era arrivato il momento di passare dal pensiero all’azione”.
E così, poco alla volta, si son messi di buona lena e con impegno e dedizione totale hanno creato un laboratorio che produce lampade e lanterne attraverso l’utilizzo quasi esclusivo dell’ottone.
“L’ottone è una lega flessibile e malleabile – continua Barsotti, laureatasi con lode in Disegno Industriale (Dipartimento Architettura di Firenze) – che è possibile rifondere e rigenerare. Possiede proprietà straordinarie, è molto resistente e perfetto per condurre la corrente elettrica. Non da ultimo è riciclabile, e in un contesto dove l’ecosostenibilità è un valore aggiunto che assume sempre più peso, l’utilizzo di questo materiale che coniuga bellezza e rispetto dell’ambiente con un ottimo rapporto costi-benefici ha avuto, in questo progetto, il giusto riconoscimento”.
A chi si rivolge Le Luci Artigiane?
“Seppur differenti, i nostri clienti parlano la stessa lingua: quella della luce e della bellezza autentica. Si rivolgono a noi i buyers di hotel e resorts di lusso, i progettisti che affiancano le scelte di stile di privati per le loro esclusive residenze. Infine, siamo in contatto con gli imprenditori e imprenditrici di showroom e concept store che sono alla ricerca di stimoli efficaci da proporre alla loro clientela.
I nostri sistemi di illuminazione sono molto versatili, eleganti, capaci di esaltare tutti gli ambienti, quelli esterni così come gli interni”.
Il 60% del fatturato è dato dal mercato estero, il 40% è generato in Italia. “Attraverso una modalità di progettazione completamente su misura per il cliente, l’obiettivo è quello di far conoscere e divulgare i vantaggi estetici. I riscontri sono più che lusinghieri. Il nostro target di riferimento è dato da un pubblico di fascia raffinata con gusti precisi e idee chiare, in grado di comprendere il valore del nostro prodotto. Uno dei nostri intenti è quello di crescere nel mercato italiano, ed essere presenti a Milano Home rappresenta una grande opportunità per farci conoscere dal mondo del retail”.
Un progetto che si è evoluto in un breve periodo e che affonda le radici nel 2019.
“A cavallo della fine di quell’anno e l’inizio del 2020 il brand è andato online con una piattaforma e-commerce iniziando così a relazionarsi con il mercato e potenziali partners commerciali. Nel 2021 sono stata chiamata in qualità di consulente marketing (Cafè Consulting è il marchio della sua società di consulenza) al fine di rivedere e riorganizzare il modello di business, il marketing e la brand identity, presentata quest’anno alla fiera Boutique Design di New York”.
Quali sono gli obiettivi di sviluppo che vi siete posti?
“Centralizzare nel brand tutti i rapporti commerciali, curandoli internamente e manualmente in coerenza con il nostro prodotto; consolidare un workflow totalmente custom per il cliente; proporre l’ottone come materiale di bellezza per le nostre tavole. A tal fine è nata Opera Prima, una lampada senza fili dotata di una fonte luminosa e Led dimmerabile in tre intensità, disegnata da me e sviluppata insieme al team di progetto di Le Luci Artigiane. Presto debutterà una linea di accessori e decor per la tavola”.
Quanto ha inciso il modello di marketing da lei suggerito nel veicolare la conoscenza e le caratteristiche dei prodotti?
“Dialoghiamo con i professionisti del mondo dell’architettura e del design, un privilegio e un impegno al tempo stesso che richiede un adeguato margine di flessibilità nel venire incontro alle loro richieste.
Grazie al marketing, ma non solo, comprendere il proprio modello di business e applicare le strategie fanno parte dell'equazione. Ogni passo è stato compiuto nell’ottica di accrescere la visibilità del brand puntando sui reali vantaggi competitivi offerti dai nostri oggetti di illuminazione. Un processo lungo e articolato che non sarebbe stato possibile compiere senza la voglia di fare e la fiducia di Paolo Marraccini e Nicola Giuliani e senza la professionalità e competenza di Ivan Mura e Andrea Moretti (entrambi di Oxequa Srl), coordinatori dell’ufficio Sviluppo, Nicole Decanini Graphic& photographer, Martina Angeli, Social media manager. Un gruppo coeso, animato da grande vitalità e attenzione al consolidamento dell’azienda su scala internazionale”.