La società ha sviluppato la distribuzione in Italia di prodotti provenienti da importanti società europee e con alcune di esse ha un rapporto di esclusiva
La creatività è il fattore che fa la differenza
Proporre articoli in grado di intercettare la domanda di un mercato sempre più selettivo e diversificato; saper manovrare la leva prezzo; puntare sul binomio creatività-innovazione; consolidare il rapporto con i brand che hanno un occhio di riguardo per il gusto e la tradizione italiana. Sono questi i principali ingredienti che, miscelati a dovere, hanno portato alla crescita e all’affermazione di Ediglam e Ediglam Next.
Due cataloghi diversi, una gamma di prodotti in grado di soddisfare le abitudini di acquisto di target differenti tra loro ma accomunati dall’esigenza di vivere esperienze uniche. Ideali per fare un pensiero a una persona cara o per compiacere sé stessi, i prodotti di cui Ediglam ed Ediglam Next sono anche licenziatari hanno conosciuto una grande diffusione in Italia.
“Ediglam nasce nel 2006 e nell’arco di pochi anni si è affermata come società di riferimento nel panorama nazionale – spiega l’amministratore unico, Giovanni Manfredi. Fino al 2012 eravamo licenziatari dei marchi più esclusivi per il mondo dei piccoli, poi abbiamo ampliato l’offerta avviando in proprio la produzione, realizzando le grafiche degli articoli e acquistando le licenze.
Tre anni fa abbiamo raddoppiato i cataloghi con la nascita di Ediglam Next, che spazia in settori analoghi ma con caratteristiche diverse”.
Quali sono gli articoli più richiesti?
“Portachiavi, zaini, biglietti augurali, tazze, salvadanai, bijoux, shoppers, prodotti per bambini e tanto altro. Un universo variegato in grado di assecondare le richieste di un pubblico con gusti e propensione all’acquisto diversi ma desideroso di stringere tra le mani qualcosa di bello e utile. Tutti gli articoli sono rivestiti con disegni accattivanti e con le immagini dei personaggi più famosi e amati dai bambini e non solo”.
Vi sono differenze tra i due cataloghi?
“Ediglam Next è parte del catalogo di Ediglam. Quest’ultimo presenta una lista di proposte realizzate da noi e, al contempo, distribuisce in esclusiva per l’Italia articoli realizzati da varie società europee mentre Ediglam Next al momento dispone solo di una linea di alta qualità di penne, matite e di notebook”.
Quali sono i brand di cui detenete l’esclusiva?
“Tra i principali figurano Metal Morphose, nella cui collezione emergono portachiavi e spille, Chocli, marchio belga che produce gioielli e collane dorate e Thinking gifts, società inglese specializzata in articoli per luci da lettura e segnalibri”.
Qual è il vostro approccio al mercato?
“Abbiamo sposato una filosofia che permette a chiunque di poter accedere alle nostre proposte, un assortimento capace di soddisfare il cliente più esigente e sofisticato così come andare incontro alle richieste di un pubblico più incline all’acquisto spontaneo con una disponibilità economica limitata”.
Quali sono i target di riferimento?
“Persone che cercano un regalino molto simpatico e che hanno una idea ben definita in merito all’articolo da acquistare senza badare troppo al prezzo, altri, invece, sono orientati verso piccoli doni che hanno un costo ragionevole, notano il prodotto presente in negozio e se ne innamorano velocemente acquistandolo senza pensarci più di tanto. In questa fascia di pubblico prevale l’acquisto d’impulso: l’articolo conquista l’occhio del consumatore e subito scatta la volontà di farlo proprio”.
In quali negozi sono presenti i vostri articoli?
“Nel tempo abbiamo ricevuto numerosi riscontri che ci hanno portato a distribuire i prodotti in diverse categorie di esercizi commerciali: dalle cartolerie ai negozi di regalistica, dai negozi di oggettistica per la casa ai bookshop museali, dalle ferramenta ai negozi di abbigliamento finanche alle farmacie, ai negozi d’arredo casa, alle librerie. A tal proposito, siamo presenti negli oltre 600 punti vendita della Mondadori”.
Quanto è importante la presentazione del prodotto?
“È essenziale saper veicolare correttamente l’immagine di quel che si vuol vendere, perciò l’esposizione riveste un aspetto preponderante nell’intero processo. Gli espositori rivestono un ruolo importante, direi decisivo nello stimolare all’acquisto e al raggiungimento di un determinato numero di vendite, inoltre forniamo appositi display per garantire la corretta visibilità dei nostri articoli”.
C’è una linea che va per la maggiore?
“In questa fase di mercato i portachiavi – venduti anche nei ferramenta e presso i negozi di abbigliamento – stanno registrando un andamento più che positivo. Il vantaggio dei prodotti di regalistica è quello di essere trasversali, possono essere presentati in più contesti differenti senza perdere la loro identità”.
Come è articolata la distribuzione?
“Vendiamo al dettaglio, direttamente al punto vendita senza passare attraverso il grossista. Trenta agenti plurimandatari presenti sul territorio curano le relazioni con i punti vendita”.
Può raccontare un aneddoto, qualcosa di curioso e originale che vi ha particolarmente soddisfatto?
“Diversi anni fa, quando avevano la licenza di Hello Kitty, abbiamo ideato un prodotto, una mini tazza ((2 cm) che riprendeva la mug in ceramica. Un articolo che è piaciuto molto e ha registrato vendite che sono andate ben oltre le più rosse previsioni.
Anche oggi, in una fase di mercato caratterizzata da un’estrema volatilità, occorre presentare qualcosa di nuovo ma l’incertezza frena gli acquisti. In altre parole, si crea una contraddizione in termini: i clienti chiedono qualcosa che sia originale e innovativo ma al tirar delle somme non è detto che dall’intenzione si passi realmente alla compera”.
C’è qualcosa in particolare che vi rende orgogliosi delle vostre proposte?
“La creatività è il fattore che ci differenzia, disponiamo di un ufficio grafico che è uno dei punti d’eccellenza di Ediglam. Giro parecchie fiere, scruto cosa offre il mercato, mi guardo intorno. Molti competitor puntano sull’estro e sulla fantasia, strumenti capaci di aumentare il tasso di differenziazione se combinati a una buona qualità del prodotto, il problema è che spesso la creatività non emerge perché si è frenati dal timore di non vendere. Sotto questo aspetto, ritengo che i paesi nordici e l’Italia siano un passo avanti rispetto agli altri stati in termini di inventiva e originalità”.
Quanto incide, a suo giudizio, la concorrenza della rete sulle vendite nei negozi?
“La leva prezzo, come già anticipato, è un incentivo verso il quale l’acquirente denota una evidente sensibilità. Oggi giocattoli, zaini, libri si acquistano anche su siti che hanno la possibilità di applicare sconti e promozioni e a soffrire sono gli esercenti commerciali, in particolare le cartolerie. È necessario trovare un punto d’equilibrio per la tenuta dei negozi fisici, altrimenti i vantaggi di cui godono quelli virtuali a lungo andare determinerà uno sbilanciamento che potrà avere conseguenze pesanti sui primi”.
Qual è il suo giudizio su Milano Home?
“Mi ritengo soddisfatto. Quella di gennaio è stata la prima edizione di un nuovo percorso che mira a favorire un incontro più mirato tra domanda e offerta. Abbiamo registrato un buon ritorno, l’evento si rivolge a un’ampia fascia di mercato e spero che il prossimo anno possa aumentare il numero delle presenze. Uno dei criteri che stabilisce la bontà di un evento fieristico e la qualità e il numero degli espositori, due fattori che stimolano la presenza dei buyers”.