Uno dei principali produttori di cristallo, Arnolfo di Cambio, azienda toscana fondata nel 1963 a Colle Val d'Elsa, oggi alla sua terza generazione, è conosciuta a livello internazionale per l’eccellenza, l’alta artigianalità, per il design di numerosi oggetti dall’anima preziosa, realizzati in purissimo cristallo, rigorosamente tutti Made in Italy.

La nostra intervista a Gabriele Bagnasacco, AD di Arnolfo di Cambio

Come nasce Arnolfo di Cambio e da quale generazione è ora capitanata?

L'azienda, fondata a Colle di Val d’Elsa (in provincia di Siena), celebra nel 2023 il suo 60º anniversario. La sua storia di successo è il risultato dello spirito imprenditoriale dimostrato dai suoi soci che, per tre generazioni consecutive, hanno saputo coniugare la tradizione dei maestri vetrai con l'innovazione tecnologica. Compagnia Italiana del Cristallo è licenziataria di Arnolfo di Cambio, mentre la proprietà del marchio rimane a maggioranza della famiglia Bagnasacco dopo la scomparsa del co-fondatore Gilberto nel 2019: il brand si distingue per la produzione di tableware e oggetti in cristallo.

Da sempre avete scelto per la progettazione dei vostri prodotti designer famosi, state pensando a qualche progetto speciale e a qualche nuova collaborazione? 

Arnolfo di Cambio ha da sempre intrapreso collaborazioni con leggendari designer del calibro di Joe Colombo, Cini Boeri, Michele De Lucchi, Enzo Mari e molti altri. Durante l’ultima edizione del Salone del Mobile abbiamo presentato il Contest The Glass of the Future, volto alla progettazione e realizzazione del bicchiere che meglio rappresentasse la visione del domani del brand. Il concorso ha riscosso un successo oltre le aspettative con più di 120 candidature ricevute e relativi progetti. Le tre finaliste, Francisca Soto dal Cile, Sofia Monchieri e Danielle Nakash rispettivamente dall’Italia e da Israele e Anna Gwiazda dalla Polonia hanno avuto la possibilità di vedere realizzati i loro progetti realizzati in 3d, all’interno della retrospettiva 60 Years of Design in Crystal. Il progetto sul primo gradino del podio è stato quello di Francisca Soto dal titolo Conico. È intenzione di Arnolfo di Cambio di raccogliere fondi e ordini attraverso una piattaforma di crowdfunding per far produrre i 3 bicchieri finalisti.

Quali sono i vostri prodotti di maggior successo e quali vi rappresentano?

I nostri prodotti più celebri sono lo "Smoke" di Joe Colombo, un bicchiere soffiato a bocca con un gambo unico che si armonizza perfettamente con la base, "CIBI" di Cini Boeri, noto anche per essere apparso nel film "Blade Runner" del 1981, la linea "Orfeo" di Ettore Sottsass che presenta calici distintivi con una base dalle sembianze di un piedistallo e che esalta la sottigliezza del cristallo, con una svasatura elegante.

Artigianalità e lusso come si uniscono nelle lavorazioni e produzione dei vostri prodotti? 

Arnolfo di Cambio si distingue per l'eccellenza nella produzione dei suoi prodotti. Ogni articolo è realizzato con metodi tradizionali, come il soffiaggio a bocca e la lavorazione manuale, evidenziando la maestria artigianale trasmessa attraverso generazioni. La scelta di materiali di alta qualità, come il cristallo, contribuisce a conferire un tocco di lusso ed esclusività. Questa combinazione di artigianalità raffinata e materiali pregiati caratterizza l'impegno di Arnolfo di Cambio nell'offrire prodotti che riflettono un'elevata qualità e un'estetica lussuosa.

Quali nuovi prodotti e collezioni presenterete a gennaio a Milano Home? 

Arnolfo di Cambio ha recentemente rinnovato la propria immagine, attraverso video, social e un nuovo catalogo. Parteciperemo alla prossima edizione di Milano Home e racconteremo la nuova identità del brand, creando un ponte con il Salone del Mobile, dove verranno svelate tutte le novità, comprese delle riedizioni di prodotti di successo del passato, promettendo un'ampia gamma di innovazioni e design raffinati per il pubblico.