Intervista a Diego Toscani, Presidente di Pozzi Milano e Tradizione Associate
In qualità di Presidente di varie aziende di oggetti per la casa e per la tavola, cosa l’ha spinta a unire varie aziende sotto lo stesso “cappello”?
Mi ha spinto l’idea di valorizzare marchi italiani e produzioni di qualità, facendoli diventare rilevanti sia per i distributori che per i clienti finali. Credo che in un mercato, sempre più competitivo e che tende all’appiattimento dei prezzi e dei prodotti, saper comunicare distintività, sia un elemento chiave fondamentale. Ma per comunicare distintività, essere rilevanti, bisogna avere risorse da investire per lo sviluppo di nuovi prodotti, per il design, per la comunicazione, per l’attività commerciale, per la partecipazione alle fiere e tutto ciò è possibile solo se si riesce ad avere solo un Gruppo di un certo peso. Il tentativo è quello di mettere sotto lo stesso cappello marchi complementari tra di loro, che possano convivere, supportarsi a vicenda e fare sinergia.
Il presente e il futuro del mercato della tavola e dell’articolo da regalo
Il presente è di un po’ di depressione figlia del grande risultato che il nostro settore ha avuto negli anni del Covid. Anni in cui le persone obbligate a stare in casa hanno riscoperto il piacere per la tavola e la cucina, hanno riscoperto il piacere di vivere in un ambiente bello e forse hanno trovato nelle cose di cui si circondano tutti i giorni nella propria abitazione, consolazione a una situazione che era negativa. Chiaramente, come tutti i momenti di picco, dettati da cause non strutturali ma esterne e poi si verificano dei rimbalzi ovviante che tendono a essere negativi, ma non per questo bisogno scoraggiarsi, e credo che la fase attuale di riflessione, che il nostro mercato sta affrontando, possa essere utile a rigenerare un rilancio per continuare a sviluppare nuove idee, nuovi progetti, nuovi modi di concepire lo stare insieme, oltre che lo stare a casa. Io sono un cultore dell’arte della tavola, sono un cultore dell’idea che non siamo fatti per sederci a tavola solo per mangiare, anzi, mangiare spesso è la scusa per stare insieme, per conversare e circondarsi di oggetti belli favorisce la conversazione, favorisce il benessere. In una parola io dico spesso, anche ai miei collaboratori che, soprattutto in tempi cupi, circondarsi di cose belle fa bene al corpo e alla mente.
Le due anime di questo Gruppo.
Si questo Gruppo ha due anime, una parte di eccellenza di prodotto; quindi, studi di design e interni che sviluppano linee di prodotto, decori, colori e fanno produrre, sia in Italia che all’estero, le referenze che vengono concepite e invece un’anima squisitamente italiana di Made in Italy, di heritage di tradizione italiana, che è quella incarnata soprattutto dalle aziende toscane, da Ivv e da Berti, che sono due capisaldi imprescindibili della storia dell’articolo da casa e da cucina italiano. Qui stiamo effettuando cospicui investimenti sulle strutture produttive, per attuare quel processo doveroso e credo oggi anche vantaggioso e sostenibile di reshoring, cioè di restituzione della capacità di essere efficaci ed efficienti, alle strutture produttive del nostro Paese, per salvaguardare anche il nostro know-how, e quindi la nostra capacità di saper fare, ancora una volta cose belle.
Progetti futuri
Tanti, sempre, i miei collaboratori dicono che cento ne penso centouno ne faccio, effettivamente di cose ne facciamo tante. Siamo un Gruppo aperto a possibili nuove collaborazioni, non ci fermiamo qui, crediamo fortemente nelle sinergie soprattutto nelle sinergie con aziende del nostro Paese, per raccontaci e raccontare il nostro Paese anche all’estero e progettiamo anche dei format di comunicazione originali che proveremo a sviluppare già dai prossimi mesi. Primario, in questo momento, è l’investimento sulle strutture produttive per essere veramente alfieri del nostro Made in Italy.
Cosa ne pensa di questa prima edizione di Milano Home?
Penso che sia stato fatto uno sforzo importante da parte dell’organizzazione per portare segnali di novità. Da parte nostra sono soddisfatto degli esiti, abbiamo avuto dei giorni importanti, abbiamo avuto comunque un buon flusso di visitatori. C’è da dire che abbiamo investito molto in questa fiera, per cui in questa reciprocità di sforzo, tra Fiera Milano e il nostro Gruppo, credo che sia da ricercare anche la soddisfazione. Spero che queste collaborazioni e queste sinergie, nelle edizioni a venire possano interessare anche altri Gruppi in modo da rendere questa fiera l’alfiere di queste aziende italiane.