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Uno dei tanti talenti di Adolfo Carrara, l’art director di Milano Home che, purtroppo, è venuto a mancare in questi giorni, era quello di saper definire esattamente le sfumature dei colori, una capacità fuori dal comune nel decifrare l’arcobaleno che esiste attorno a noi. Un rosa non era mai solo un rosa ma nelle sue parole si trasformava in corallo, lampone, zucchero filato, conchiglia, un semplice blu diventava balena, zaffiro, mediterraneo, mirtillo, un grigio poteva essere marmo, cashmere, piombo o lichene.
Ogni volta che descriveva i colori, Adolfo mostrava il lato più ricco, incantato e poetico della realtà, dimostrando come sapere leggere e comunicare attraverso un preciso vocabolario cromatico potesse essere uno strumento ulteriore, e straordinariamente potente, di interpretazione del mondo.
L’abilità nel decodificare e comunicare le sfumature dei colori è un’arte raffinata che unisce conoscenza tecnica, sensibilità emotiva e padronanza linguistica. Ogni sfumatura di colore ha il potere di trasmettere significati profondi che trascendono generi, generazioni e geografie e di influenzare emozioni e percezioni. Imparare a leggere il colore con precisione e a comunicarlo in modo accurato è una competenza che arricchisce il nostro modo di interagire con ciò che ci circonda, permettendoci di creare messaggi visivi coerenti e potenti, migliorando la nostra capacità di comprendere e esprimere ciò che il colore, in tutta la sua complessità, rappresenta, aiutandoci a diventare una società più espressiva e coesa.
Questo è ciò che fa il Pantone Colour Institute, il centro di ricerca specializzato nell’identificazione e catalogazione delle cromie, quando ogni anno a dicembre sceglie una determinata tonalità per raccontare le nuove tendenze globali in campo culturale, sociale ed economico.
Il Pantone Colour of the Year diventa un punto di riferimento che influenza tutti i settori creativi, dal mondo del fashion all’interior design, dalla tecnologia alla grafica, dal beauty all’advertising e ispira i consumatori stessi, che iniziano a percepire quel colore come simbolo del presente.
L’ ambizione di Pantone è di individuare il colore che risuona nel mondo, espressione non solo di un momento storico particolare ma anche di una condizione emotiva collettiva, di ciò che ricercano le persone, dei loro desideri, delle loro aspirazioni.
Nel 2021 ad esempio, Pantone ha scelto Ultimate Gray (grigio) e Illuminating (giallo), simboli di resilienza e speranza. Il grigio rappresentava la solidità, la stabilità e la forza, mentre il giallo la positività e l’energia. Eravamo da poco usciti dalla pandemia, questa scelta rispecchiava il desiderio collettivo di superare le difficoltà legate a quel periodo con un mix di stabilità e ottimismo.
Nel 2022, il colore scelto è stato il Very Peri, un blu pervinca con una sfumatura di viola, descritto come una tonalità che simboleggia la transizione verso il nuovo, in un periodo di grandi cambiamenti e incertezze globali. Questo colore rifletteva l'emergere dell'era digitale e il bisogno di nuove forme di espressione creativa.
Il protagonista del 2025 sarà il Pantone 17-1230 Mocha Mousse, una calda tonalità di marrone chiaro con sfumature di rosa e grigio, sofisticata e gourmande, che profuma di caffè, cappuccino e crema al cioccolato. Raffinata e allo stesso tempo rassicurante, questa nuance sensoriale richiama le tonalità della terra e la morbidezza di una spuma, ci avvolge e ci conforta, soddisfando occhi e palato.
Una scelta in linea con il ritorno dei colori scuri e intensi previsto per il prossimo anno, lontana dal Peach Fuzz, la tonalità chiara e fresca scelta da Pantone per il 2024.
Nei tulle arricciati, nei rasi morbidi e negli chiffon fluttuanti delle collezioni Primavera Estate 2025 di Ferragamo, Balmain e Saint Laurent, nella prima collezione di abbigliamento da sci firmata da Kim Kardashian in collaborazione con The North Face, rilasciata il giorno stesso della proclamazione del colore dell’anno o negli eleganti tailleur senza tempo di Kamala Harris.
Nel beauty ritroviamo i suoi toni caldi e naturali nelle texture burrose e fondenti di rossetti, ombretti e illuminanti in tonalità mocaccino che esaltano la bellezza naturale della pelle, adattandosi a ogni carnagione.
Nell’ambito del design, il Pantone Mocha Mousse incarna perfettamente il trend del quiet luxury, che già da qualche anno indirizza le scelte in ambito interior: uno stile che enfatizza la raffinatezza discreta, evita ostentazioni sfacciate, puntando su una sensazione di intimità e comfort. Questo approccio al lusso è caratterizzato da una bellezza che non grida, ma che si fa notare attraverso i dettagli e una cura impeccabile. Come il concetto stesso di quiet luxury, il mocha mousse non è un colore che brilla per la sua intensità, ma piuttosto per la sua capacità di creare un'atmosfera di classe e raffinatezza senza essere invadente.
In un mondo sempre più frammentato, incerto e minaccioso, questo colore evoca un senso di comfort, accoglienza, equilibrio e armonia. Una tonalità che ci avvolge e ci invita a rallentare e a concederci i piccoli piaceri quotidiani che ci fanno stare bene, come un cappuccino con la panna nella nostra caffetteria preferita o un morso di cioccolato sul divano dopo una giornata faticosa. È il colore morbido dell’indulgenza, ma riflette anche l’urgenza di stabilire una connessione autentica con il mondo naturale. È un omaggio alla terra, alle nostre radici, a ciò che è essenziale.
Ma Mocha Mousse non è l’unica storia di colore che racconterà il nostro 2025.
Ecco quali saranno le tendenze cromatiche da monitorare il prossimo anno in ambito interior.
Nel corso del 2024 abbiamo assistito alla crescita esponenziale della tendenza virale dell’ “unexpected red theory” che sostiene che basti aggiungere anche solo un piccolo elemento di colore rosso per cambiare immediatamente personalità a un ambiente, rendendolo unico. Quest’anno il trend si estenderà a tutti i colori, privilegiando le tonalità più audaci, ricche e profonde.
Come ad esempio:
Rossi intensi e sofisticati
Il rosso acceso che è stato il colore d’accento protagonista del 2024 si fa caldo, profondo e polveroso, spostando la tavolozza verso il bordeaux, il granata, il rubino, il burgundy. Tonalità dal fascino classico e senza tempo che renderanno gli interni raffinati e confortevoli
Colori dopaminici
Una palette giocosa e irriverente che si muove tra le tonalità vitaminiche di lilla intenso, fucsia, blu pavone e turchese per sottolineare lampade, boiserie, cornici, paralumi o cuscini, tocchi sorprendenti che cattureranno l’attenzione, aggiungendo agli spazi energia e vitalità.
Un posto importante sarà riservato ai gialli burrosi e vivaci (dal giallo più acceso e audace, al vaniglia, all’ocra, al miele) che porteranno nella nostra casa la giusta dose di endorfine in questi tempi difficili.
Nel 2025 si conferma la tendenza che privilegia tonalità calde e ispirate ai colori della terra, in grado di creare un’atmosfera naturale e radicata, accogliente e invitante. Tonalità terrose, morbide e nutrienti come beige, sabbia, crema, taupe o terracotta sono perfette in abbinamento con materiali naturali come vimini, rattan, legno e pietra, in pieno accordo con lo stile mediterraneo che si è imposto in questi ultimi anni.
L’ispirazione per questa storia di colore, che ha per protagonisti i grigi in tutte le lore declinazioni, arriva dagli show room di moda che durante l’ultima Design Week hanno creato allestimenti monumentali utilizzando forme di pietra e materiali grezzi e organici che suggerivano una forte connessione con la terra, celebrando la robustezza e l’autenticità dei materiali.
L’utilizzo delle varie scale di grigi, dall’antracite all’argento, dal chiaro quiet grey al sofisticato moonbeam, lucente e misterioso come un raggio di luna, si inserisce in un linguaggio visivo che strizza l’occhio alla tendenza in ascesa del new brutalism, che prevede l’uso di materiali grezzi, metallici, forme geometriche imponenti e scultoree, estetica orientata alla funzionalità e che fa del grigio cemento il suo emblema.
Assistiamo a un deciso ritorno dello stile neoclassico che prevede l’utilizzo di campiture piene e ricche, tradizionali e senza tempo. I rossi profondi, i blu intensi e i verdi polverosi della classicità vengono sdrammatizzati in abbinamento a colori più brillanti e contemporanei, per un risultato giocoso e ultra-pop.
Tendenza intramontabile, come i colori neutri, che prevede l’utilizzo di tutto lo spettro dei verdi, così come li vediamo in natura: verde bosco, salvia, oliva…
Protagonista indiscusso del nuovo anno sarà il verdeacqua, una tonalità fresca e riposante, che evoca il mare e porta immediatamente i suoi benefici effetti all’interno della casa. La sfumatura verdeacqua accompagnerà il ritorno dello stile marinaro, che si ripropone per il 2025 in una versione più raw e naturale, mescolandosi allo stile mediterraneo. Perfetto come colore d’accento per enfatizzare gli elementi strutturali come battiscopa, porte e infissi e creare un’atmosfera un po’ esotica e un po' retrò.