“Nel bosco di rovo, in un enorme faggio molto antico, v’era costruita una graziosa e linda casetta. Sopra la porticina, su di un’insegna di quercia dipinta a mano, era scritto: la tana incantata. Era la casa di Mamma Lepre. Alle finestre, nelle fioriere di terracotta, e tutt’intorno all’albero, tra le radici che fuoriuscivano dalla terra, crescevano fragoline selvatiche. Sospese nell’aria luccicavano minuscole perle di luce, pareva polvere di stelle”.
(La tana incantata, Luisa Castellina)
Anche noi, come gli animali delle favole, soprattutto in autunno e inverno, sentiamo il bisogno di preparare un riparo caldo e confortevole, in cui sentirci al sicuro, raccoglierci e accogliere. Andiamo incontro a un tempo magico e misterioso: quello del riposo, dell’introspezione, del buio che si sostituisce alla luce. Il nostro sguardo scivola dal fuori al dentro e scopriamo il desiderio di rallentare e ascoltarci. La nostra casa diventa uno spazio dove circondarci di cose che ci offrono consolazione, tenerezza e scintille di felicità. Si tratta di oggetti speciali che proteggono, incoraggiano e, semplicemente, ci salvano.
Ecco 4 talismani che possono traghettarci in questo viaggio verso la nuova stagione.
Già il nome, così morbido e rotondo, rotola con gentilezza tra le labbra, la sua funzione contenitiva è simbolo di accoglienza, nel sorreggerla le mani si uniscono come in un ringraziamento e si entra immediatamente in contatto con il calore e il profumo di ciò che custodisce.
Sorseggiare un brodo fumante da una ciotola è un gesto meditativo, una coccola delicata che coinvolge tutti i nostri sensi.
In questo autunno le nostre case vedranno moltiplicarsi le ciotole in ceramica dalle forme organiche e essenziali realizzate a mano con le loro finiture imperfette, decorate con smalti naturali e colori terrosi. Ogni pezzo racconta una storia, spesso legata a tradizioni locali o a tecniche artigianali che si tramandano da generazioni: consumare il nostro pasto in un manufatto così prezioso è un dono che ci meritiamo.
L’oggetto transizionale per eccellenza, che fornisce calore e conforto, la coperta di Linus.
Il mio consiglio non è solo quello di utilizzarlo per vestire il divano di nuovi colori, ma di usarlo, stropicciarlo, avvolgervisi dentro, portarlo in giro per la casa dalla camera da letto al salotto come se fosse una seconda pelle oppure stenderlo per terra e ricoprirlo di cuscini per creare un angolo cocoon in cui dedicarci a noi stessi.
Il plaid nasce nelle fredde Highlands scozzesi e il motivo a quadrettoni che tutti conosciamo era il segno distintivo che indicava i clan o la regione di appartenenza. Il plaid per gli scozzesi ancora oggi ha un valore fortemente simbolico e identitario ed è bella l’idea di recuperare questo concetto che genera un legame così potente con l’oggetto-coperta che avvolge, nasconde, protegge e definisce.
L’iconico pattern scozzese torna a risplendere questo autunno, confermando la sua versatilità e il suo fascino senza tempo e va a decorare coperte e plaid realizzate con materie prime naturali e preziose: pura lana cardata oppure mista a cashmere e mohair, lavorata con metodi sostenibili, scegliendo tinture biologiche oppure dando una seconda vita alla lana delle specie a rischio di estinzione.
Anche la moda negli ultimi anni ha abbracciato la coziness e ha trasformato la coperta che mettiamo sopra il letto o il divano in cappotti o coprispalle accoglienti, riproponendo la fantasia tartan su mantelle e scialli oversize.
La candela sarà la nostra alleata nel rischiarare il buio invernale.
La sua fiamma è molto più di una semplice fonte di luce. Porta dentro di sé simboli profondi di vita, trasformazione, spiritualità e purificazione. Concentrarsi sulla fiamma di una candela ci ricorda l'importanza di vivere pienamente il qui e ora, abbracciare il cambiamento, coltivare la nostra connessione spirituale e purificare gli spazi attorno e dentro noi.
E ci fa compagnia: la danza della fiammella scandisce il tempo e non ci lascia soli.
Fin da piccoli ci affidiamo al loro potere magico, ogni volta che spegniamo le candeline di compleanno, esprimendo un desiderio.
Accendere una candela nei luoghi che amiamo potrebbe diventare una nostra nuova abitudine quotidiana, un rituale semplice a portata di mano, un momento di raccoglimento e riflessione con cui celebrare l’inizio o la fine di una giornata.
Per scegliere quali introdurre nelle nostre case, orientiamoci verso prodotti realizzati in cera vegetale e con stoppino in puro cotone 100% che garantiscono una bruciatura pulita e uniforme e un’emissione persistente e sostenibile.
Diciamo addio alle candele standard e diamo il benvenuto alle creazioni artigianali realizzate a mano, semplici, dalle nuances sobrie e equilibrate e dai decori ridotti al minimo per favorire la pulizia mentale e la concentrazione.
Fa parte di quello che viene definito come “design invisibile”, cioè tutti quegli elementi intangibili come illuminazione e atmosfera che contribuiscono a creare uno spazio emotivo unico, che parla di noi che lo abitiamo.
Le fragranze d’ambiente sono da considerare come un vero e proprio complemento d’arredo che aiuta a dare alla nostra casa una forma che ci somiglia, raccontando dei nostri ricordi, dei nostri gusti, di tutto ciò che ci seduce e incanta.
In questo periodo dell’anno ci si orienta su profumazioni profonde e complesse, proprio come gli strati di abiti che indossiamo per ripararci dal freddo: vaniglia, patchouli, pepe, pumpkin, spice, latte, cannella, miele...
Tutti conosciamo le note olfattive calde e avvolgenti di questa stagione, ma quello che suggerisco è di trovare un profumo per la nostra casa che ricrei la nostra personale idea di calore. Ad esempio, il mio autunno profuma della camicia di flanella che indossavo quando ero piccola in campagna, di castagne arrostite al fuoco e di terra bagnata di pioggia.
Divertitevi a trovare una fragranza che sia solo vostra, magari sistemando profumazioni diverse in vari angoli della casa, a effetto layering, che insieme vadano a creare il vostro unico racconto olfattivo.
Il tappeto è un oggetto magico, che ritroviamo anche nelle fiabe.
Parla direttamente ai nostri sensi, dandoci una sensazione di benessere immediato: attutisce i rumori, riscalda il pavimento evitando la dispersione del calore, e i nostri piedi, che possiedono infinite terminazioni nervose, beneficiano immediatamente della sua soffice consistenza.
Se ben posizionato può delimitare nuovi “spazi negli spazi”, rendendoli più intimi e personali, safe places in cui sentirsi bene. Del resto da sempre il tappeto definisce un perimetro sacro in cui dedicarsi alla cura del proprio spirito attraverso la preghiera. Il tappeto decorativo può recuperare questa sua secolare funzione e trasformarsi in un luogo privato in cui nutrire la nostra interiorità.
Ogni tanto sdraiamoci sul nostro tappeto invece che sul divano o su una sedia: cambieremo la prospettiva da cui vediamo le cose di cui ci circondiamo nel quotidiano e proveremo la ricca sensazione di sentirci con i piedi per terra e connessi.
Oggetto nomade per eccellenza, in questa stagione possiamo anche scegliere di spostare il tappeto dal pavimento e posizionarlo sulle nostre pareti come se fosse una speciale carta da parati o un prezioso arazzo, un modo efficace e originale per accrescere il calore e il carattere di una stanza.
Per questa nuova stagione elementi della natura, disegni animalier, paesaggi o trame geometriche si combinano a tecniche tradizionali, materiali pregiati e insoliti e colori vibranti. Lana, juta, fibre naturali, poliestere riciclato si declinano seguendo la palette stagionale: la morbidezza delle tinte cremose e dei blu polverosi, la profondità e il calore del cioccolato, del beige, del senape e del terracotta.
*Le cose che ci salvano è il titolo di un romanzo di Lorenza Gentile, edito da Feltrinelli nel 2023.
Una storia luminosa e delicata, una carezza per l’anima che ci ricorda come la salvezza spesso non arrivi da eventi straordinari ma piuttosto da piccoli gesti, dagli oggetti del quotidiano che si trasformano in veri e propri strumenti di cura e guarigione.