Qual è il nuovo modo e quali sono i contenuti più efficaci oggi per comunicare alle aziende?

La comunicazione è cambiata, e molto. Le piattaforme sono tantissime, ed è inevitabile che tutto sia più frammentato. Si passa in pochi secondi da un articolo di giornale a un reel di TikTok, le visite a un sito passano dalle stories di Instagram o da una pubblicità su Facebook. Per essere veramente efficaci dobbiamo cambiare modo di pensare, e immaginare il “Journey” (il viaggio) del nostro lettore ideale. Dove si informa? Che piattaforme usa per intrattenersi? Preferisce leggere o ascoltare? O vedere un video? Considera un giornale cartaceo uno strumento di informazione o uno status symbol? Queste sono le domande da farsi, prima di parlare di strumenti. Ma mi sento di dire che ancora oggi, sono efficaci le storie. Una storia ben raccontata è ancora la tecnologia più potente che abbiamo.

Qual è ora la comunicazione di maggior successo?

Sembra banale dire quella spontanea, ma stiamo andando sempre di più verso questa direzione. Il pubblico vuole storie vere, sincere. Lo dimostra la crisi della più importante influencer italiana di tutti tempi, e l’ascesa di creator che “si sporcano le mani” facendo lavori manuali, come ad esempio NewMartina, 7 milioni di follower su TikTok, che nella vita cambia cover ai telefoni. Il pubblico apprezza tutto ciò che è spontaneo, e vale anche per le aziende. Se parliamo di format, è un ottimo momento per le newsletter, che sono tornate in voga perché permettono di avere un rapporto diretto con le persone e di generare contatti più “caldi” di quelli che si generano sui social, e il podcast. È un ottimo momento per gli audio, un po’ perché sono aumentate le occasioni di fruizione (spostamenti con uno smartphone sempre a disposizione), molto perché è aumentata la qualità del prodotto.

Quali sono i nuovi trend?

Andiamo verso una tiktokizzazione del contenuto. Il trend dei reel, i video montati con il telefono, dal ritmo incalzante, è sotto gli occhi di tutti. E non riguarda solo TikTok, ma anche Instagram e persino Linkedin. L’ascesa dell’IA (intelligenza artificiale) ci permette di essere più veloci, e se vogliamo più abili, nella creazione di testi e immagini, ma anche in questo caso il rischio è quello di prediligere la quantità alla qualità. Motivo per cui seguo con grande interesse il trend della “nicchia di lentezza”. Alessandro Baricco insieme a Matteo Caccia, ha realizzato una intervista podcast di due ore. Un prodotto che è l’esatto contrario di quello che abbiamo detto finora. Lungo, lento, contiene silenzi, poco “movimento”. Ma è vincente. Perché il contenuto è straordinario. Il resto è forma, ma vale ancora la sostanza.