Succede e Reggio Emilia. I negozi hanno dichiarato la propria disponibilità ad aprire un dialogo con le istituzioni, in modo da poter contribuire a rilanciare le attività del centro storico. Il progetto si chiama MiglioraRe. In programma anche il Festival del Profumo
Si sono seduti per terra, in silenzio. Commercianti e botteghe artigiane si sono uniti a residenti, bar, cittadini in un atto d'amore per la città e per il proprio lavoro.
È successo a Reggio Emilia, nel cuore di una regione ricca e altamente produttiva. E in un universo ridondante di messaggi e di rumori di fondo, il silenzio si è rivelato un potente mezzo di comunicazione.
Si tratta di un'idea insolita ed originale, nata per iniziativa di alcuni gestori di store e negozi che hanno voluto dichiarare la propria disponibilità ad aprire un dialogo con le istituzioni, in modo da poter contribuire a rilanciare le attività del centro storico. Il gruppo si chiama 'MiglioraRe' ed intende promuovere un percorso di collaborazione, affiancato da strumenti di marketing innovativi e di qualità.
Il commercio al dettaglio sta cambiando velocemente e occorre ripensare a modalità operative e al ruolo del retailer, che, ora più che in passato, si configura soprattutto come consulente, un esperto che garantisce un servizio completo e accessibile in negozio, on line, sui social.
MiglioraRe intende incentivare un confronto aperto e costruttivo con altre realtà del territorio, tenendo conto di un mercato che, oltre alla qualità, ricerca unicità, autenticità, alta specializzazione.
Per il prossimo anno, si sta lavorando su un meeting che vuole essere un momento di approfondimento e informazione sulle principali tendenze di commercio, turismo e attività correlate. In programma, anche un 'Festival del Profumo' che dovrebbe coinvolgere tutta la città.
Leggi l'intervista a Marco Merola, titolare del negozio Casimiro e promotore di MiglioraRe