Momenti da vivere: la casa rappresenta sempre di più un non-luogo dove riscoprire il proprio tempo e utilizzarlo al meglio per riposarsi, rifugiarsi, ma anche per lavorare e gestire le proprie attività. In questo senso “abitare” diventa una parola fluida, perché traduce sia vivere IN casa che vivere LA casa.

A questa seconda accezione si ispira il payoff di MILANO HOME, Your way of living. Una frase semplice che fa leva sulla personalizzazione del vivere gli ambienti domestici in modo sempre nuovo. Un esempio è il periodo che stiamo vivendo, la primavera. Le finestre si aprono e i balconi e i giardini diventano stanze aggiuntive che accolgono tutte le attività che nei mesi più freddi svolgevamo in casa: così basta una seduta comoda e, con un pc sulle ginocchia, abbiamo a disposizione un ufficio open air.

La casa si vive così sia dentro sia fuori e gli oggetti si spostano, si trasformano, modificano la loro dimensione d’uso per seguire le esigenze di chi li utilizza. Non importa che siano nati per quella funzione, sempre di più la personalizzazione porta a snaturare creativamente il progetto iniziale e a mutare in una nuova cosa ogni oggetto.

In una situazione così effervescente e, appunto, fluida, i designer sono chiamati ad anticipare i tanti usi del prodotto e a invogliare chi se ne servirà a sfidare le convenzioni per scoprire nuove dimensioni di utilizzo. Stiamo attraversando una “primavera del design” che va oltre la stagione che viviamo ma si dimostra nelle tante dimensioni che assumono gli oggetti per la casa, esposti al cambiamento e alla personalizzazione.

MILANO HOME punta proprio a valorizzare questo momento particolare e a dare nuova linfa alla fantasia dei designer con infinite specificità messe in relazione attraverso un nuovo progetto espositivo. Lo scopo finale è dare più libertà ai progettisti e offrire una vetrina completa ai retailer, per intercettare le richieste cangianti di un pubblico sempre più esigente.