A Manifatture in Scena sarà possibile ammirare l’antica tradizione artigianale di Capodimonte
News

A Manifatture in Scena sarà possibile ammirare l’antica tradizione artigianale di Capodimonte

Credit Photo: BHUMI Ceramica - https://bhumi.it/

La casa fondata nel 1743 da Carlo di Borbone, annessa oggi al Polo delle Arti Caselli Palizzi, presenterà a Milano Home una nuova prospettiva delle celebri porcellane e ceramiche, un richiamo alla forma storica rivisto in chiave contemporanea

 

 

La Real Fabbrica di Capodimonte è tra le protagoniste di Manifatture in Scena. Milano Home ha intervistato l’architetto Valter Luca De Bartolomeis, dirigente del Polo delle Arti Caselli Palizzi di cui è parte l’Istituto a indirizzo raro Caselli (ubicato all’interno del Real Bosco di Capodimonte) nonché fondatore del Mudi (Museo didattico della ceramica e della porcellana di Capodimonte) per esplorare l’affascinante mondo di una filiera produttiva che affonda le sue radici nel 1743, anno in cui Carlo di Borbone fondò la Real Fabbrica di Porcellane.

“A Milano Home presenteremo nuove produzioni, una prospettiva più attuale che si rifà alla tradizione di Capodimonte ma rinnovata nella composizione. Sono collezioni che spaziano tra forme storiche e oggetti contemporanei rivisitati con l’occhio del designer, con una gamma di proposte ampliata per intercettare una domanda diversificata accomunata dall’amore per le porcellane e le ceramiche. Tra le novità esposte a Milano ci sarà anche una nuova versione del ‘Piatto del buon Ricordo”, oggetto donato nei grand tour ai viaggiatori ospiti delle locande napoletane tra il ‘700 e l’800”.

 

“Stiamo rigenerando un comparto, stiamo costruendo un futuro”

 

Quella di Capodimonte è una narrazione intrisa di bellezza, un’arte che si avvia a celebrare 300 anni di storia. Un patrimonio apprezzato in tutto il mondo, “è un settore che produce cose che esistono in eterno”, afferma De Bartolomeis.

 

“I manufatti di Capodimonte sono pezzi unici che attraggono un pubblico colto e raffinato. Una lavorazione che non ha eguali, una tradizione che vogliamo preservare offrendo la possibilità ai giovani di intraprendere un percorso all’insegna dell’alta artigianalità e del ricercato design”.

 

Innovazione, tradizione e tecnologia si mescolano e danno vita a nuove forme di lavorazione

 

All’interno del Parco di Capodimonte vive ancora oggi la Real Fabbrica di Capodimonte sede dell’Istituto ad Indirizzo Raro “Caselli”, istituito nel 1961 e annesso all’opificio con lo scopo di continuare l’antica tradizione artigianale, ma anche di ideare e sperimentare innovazioni nel settore. La scelta di unire la scuola e la fabbrica e di ubicare questo complesso negli stessi antichi edifici, all’interno del parco, che furono sede della prima Real Fabbrica della Porcellana e dell’annesso convitto degli artigiani, rappresenta simbolicamente l’intenzione di tracciare una linea di continuità con tale passato storico.

 

Questa articolata realtà è patrimonio di tutta la Regione Campania e dell’Italia, un bene da valorizzare e rilanciare secondo l’antica tradizione della manifattura borbonica, a cui attualmente fa riscontro una realtà produttiva con numerose aziende che ancora producono porcellana anche per il mercato estero, dove il nome di Capodimonte è sinonimo di ceramica italiana di qualità, dall’alto potere trainante per tutta la produzione nazionale, contribuendo maggiormente al fenomeno del “Made in Italy”.

 

“Il Caselli, – prosegue De Bartolomeis – è l’unico centro in Italia istituzionalmente preposto alla preparazione di personale qualificato e di tecnici specializzati nel settore della ceramica e della porcellana. L’istituto ha una missione specifica: promuovere, studiare e tutelare la tradizione ceramica del territorio rilanciando, in particolare, la produzione della porcellana.

 

Tale ruolo, istituzionalmente riconosciuto, ha consentito all’Istituto di partecipare alla definizione del “Disciplinare tecnico di produzione della ceramica artistica e tradizionale di Capodimonte” secondo la legge 188/90 e del relativo Thesaurus, e di essere componente del Comitato di Controllo dello stesso Disciplinare e della Commissione Tecnica per l’innovazione della Ceramica Artistica.

 

L’attestazione di un impegno pubblico dell’Istituto, di una concreta vocazione al territorio, si completa nei laboratori aperti nei quali è già in atto la produzione di nuovi oggetti. Numerose le collaborazioni con musei, gallerie, enti, aziende, artisti e designer di livello internazionale come Dana Sherwood, Walead Beshty, Yee Sookyung, Santiago Calatrava e Patricia Urquiola”. 

 

La scuola detiene il marchio di fabbrica, unica realtà produttiva a fregiarsi del giglio borbonico per le opere realizzate. L’indirizzo raro si configura all’interno del Polo delle arti Caselli-Palizzi che unisce due storiche istituzioni scolastiche napoletane e due musei, il Museo Artistico Industriale e il Mudi, museo della ceramica e della porcellana di Capodimonte oltre alla Real Fabbrica di Capodimonte e tutte le arti insieme (pittura, scultura, architettura, design, artigianato, moda, grafica, gioiello, musica, danza).

 

“La scuola è una palestra formativa che perpetua l’antica tradizione della Real Fabbrica della porcellana. Innovazione, tradizione e tecnologia si mescolano e danno vita a nuove forme di lavorazione. Una didattica innovativa rivolta ad adolescenti desiderosi di confrontarsi e approfondire la conoscenza di un mestiere che, pur non rinnegando il suo celebre passato, necessita di ampliare e aggiornare la produzione per rispondere a un mercato che sia in sintonia con il gusto contemporaneo”.

I percorsi formativi si sono inoltre arricchiti grazie al contributo della Fondazione Ma.De. Academy, che ha come capofila il Polo delle Arti e come partner Università, aziende e realtà rappresentative nel settore dell’alto artigianato artistico. 

 

I percorsi post diploma attualmente attivi dell'ITS Ma.De. Academy - manifattura e design, sono quelli di design della ceramica, design del gioiello, paesaggio e giardino, imminente l’avvio di un ulteriore corso per la lavorazione artistica del tessuto e della pelle per la sartoria e il costume. 

 

Il Museo Artistico Industriale (MAI) accoglie raccolte d'arte antica e moderna, esemplari d’arte applicata all'industria e opere prodotte dal Museo Scuola Officina Palizzi mentre al MUDI, Museo Didattico della porcellana di Capodimonte, sono esposti i manufatti storici e musealizzati, le nuove linee produttive firmate da rinomati artisti e designer, l’archivio degli stampi, modelli della produzione borbonica, gli antichi forni del ‘700 e i macchinari dell’antica produzione.

 

Un sistema formativo integrato per formare gli artigiani del domani

 

Un’alleanza sinergica tra istituzioni, aziende e scuole è il propellente necessario per dare slancio a un comparto dall’indubbio fascino.

“A fronte di una sempre più sostenuta domanda di mercato per l’artigianato artistico c’è da registrare una risposta non in linea con le attese da parte degli studenti. In pochi si avvicinano a questa dimensione, i più sono attratti dal virtuale e dalle nuove tecnologie. Pazienza, cura dei dettagli, attenzione al particolare sono attitudini che non si riscontrano frequentemente presso una platea vasta.  Abbiamo creato un link con la filiera produttiva del territorio rivolgendo l’attenzione all’alta manifattura e al binomio artigianato-design. Auspico una sempre più stretta collaborazione tra i soggetti coinvolti, lavorando all’unisono sarà possibile raccogliere i frutti di un lavoro che mira a ergere a protagonisti del domani gli studenti di oggi”.