Paolo Santangelo, esteta instancabile attratto dalle suggestioni del passato
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Paolo Santangelo, esteta instancabile attratto dalle suggestioni del passato

Di origini pugliesi, ha uno showroom a Milano. Conosciuto come “l’artista del cerchio”, le sue ceramiche prendono spunto da una serie di influenze che abbracciano le linee eleganti dell'architettura e del design anni ’50, l’estetica degli anni ’70 fino alla sperimentazione audace, tipica degli anni ’80

 

È cresciuto respirando colori e profumi della Puglia in un ambiente intriso di arte e cultura che gli ha trasmesso, fin da giovanissimo, una inclinazione per l'estetica e per la creatività.

 

Classe 1980, Paolo Santangelo è nato a Bari ma vive a Milano, anche se il legame con la sua terra non si è mai interrotto. Ha uno showroom nella zona Machiachini-Isola ma la produzione è realizzata in Puglia, a Marina di Ginosa (Taranto). Una scelta dettata anche dal cuore “perché dal punto di vista del marketing la Puglia ha bisogno di avere nuovi designer”.

 

“Conseguita la maturità classica mi sono trasferito a Milano – spiega Santangelo – dove ho proseguito gli studi e ottenuto la laurea in Design Industriale del Prodotto Industriale presso la Naba (Nuova Accademia di Belle Arti)”. Successivamente l’artista ha perfezionato la sua formazione con un master in Comunicazione e Styling allo IED – Istituto Europeo di Design.

 

Dapprima ha iniziato a collaborare con riviste di moda poi, dopo il Covid, ha cambiato registro abbracciando il mondo della ceramica.

 

Il contesto creativo del capoluogo lombardo lo ha spinto a esplorare nuovi orizzonti, ha lavorato con diverse figure di rilievo dell’industria e maturato esperienze che hanno plasmato la sua visione, accrescendo la consapevolezza e contribuendo a creare il suo stile, unico e distintivo.

 

“Un oggetto per essere efficace deve essere bello sempre, una bellezza senza tempo che rifugge dalla moda del momento”

 

 

Qual è stata la fonte di ispirazione?

 

“Non ce n’è una in particolare ma è da un insieme di influenze che è scaturita una visione organica. Le linee eleganti dell'architettura e del design anni ’50, l’estetica degli anni ’70 fino alla sperimentazione audace tipica degli anni ’80. Faccio molta ricerca sui colori, li mescolo personalmente. Pensavo a vasi e oggetti che non riuscivo a trovare sul mercato, vasi decorati con dei cerchi, accostamenti micro e macro molto geometrici e puliti.

 

Un oggetto per essere efficace deve essere bello sempre, una bellezza senza tempo che rifugge dalla moda del momento”.

 

Sedotto dai mondi del design, della moda e dell’arte e dalle loro innumerevoli potenzialità di commistione, Santangelo trova terreno fertile nelle opere di personalità iconiche quali Andy Warhol, Guy Bordin e, più in generale, nella scuola della Bauhaus. Tra le sue collaborazioni spicca quella con il prestigioso Six Senses Hotel, progettato da Patricia Urquiola a Roma.

 

“Mi sto affiancando a top shop di moda per accostare il brand a marchi celebri. Vorrei che i miei lavori venissero considerati alla stregua di oggetti di desiderio così come lo sono le borse e i capi d’abbigliamenti di lusso” continua Santangelo.

 

Nell’ottica dell’artista emerge la visione del pezzo di ceramica considerato alla stregua di un accessorio. “Quando si acquista un oggetto c’è voglia di aggiungerne altri per creare un gioco di movimento. Uno chiama l’altro”.

 

 

Una ricerca costante che mira a creare un dialogo intenso tra forma e colore

 

 

È stato definito “l’artista del cerchio”. Da cosa prende origine questa immagine e quale messaggio trasmette con le sue creazioni?

 

“Le ceramiche artistiche sono caratterizzate da forme pure e lineari. L'icona morbida del cerchio e l'utilizzo dell'argilla sono scelte elettive di stile che plasmano oggetti carichi di eleganza, fantasia e raffinatezza, e trasmettono al contempo un feeling quotidiano, familiare, avvolgente ed inclusivo, di calore e d'accoglienza”.

 

La sua è una ricerca costante che mira a creare un dialogo intenso tra forma e colore. Così, un servizio da tavola decorato nei toni dell’arsenico, del tangerine o dell’avorio si tramuta in un tuffo nel passato, in un salotto dove i grandi maestri del design e dell’architettura hanno gettato le basi di un immaginario moderno.

 

Dallo stile minimal metropolitano a quello rustico le ceramiche di Santangelo sono in grado di esaltare ogni ambiente, conferendo quel tocco di classe e originalità dettato da un modus operandi che sposa la tradizione, l’innovazione e la cura dei particolari. Una ricerca della perfezione che attraversa vari stadi: la memoria e le suggestioni del passato non frenano il suo irrefrenabile desiderio di ricerca, una curiosità che si combina a un’analisi perseverante di quelli che possono essere nuovi stimoli da tradurre in forme espressive.

 

“Il cliente deve percepire con immediatezza che l’oggetto accolto nella sua casa è un pezzo unico e bello, che travalica il concetto di tempo. Le mode passeggere non potranno mai scalfirlo e renderlo obsoleto”.

 

Con lo sviluppo di nuove collezioni e collaborazioni l’artista, pur tenendo fede alla propria identità di stile, si propone di ampliare la sua proposta per avvicinarsi ad altri settori del design e plasmare nuovi materiali, come la plastica, l’acciaio inox e il vetro.